Fluttuare in quel non-spazio tra i gabbiani.
Non esiste nulla di definito lassù, gioia e tristezza si fondono, noia e stimoli si sciolgono l’uno dentro l’altro, solitudine e claustrofobia vivono l’una dentro l’altra come in una matrioska.
E poi ci sono io che cerco di capire come dovrei stare. Precisamente qual è il mio pezzetto di cielo? C’è?
L’unica cosa che so è che quando ti sento ridere, il cuore si ferma all’improvviso per poi ricominciare a battere mille battiti al minuto.
Muoio e rinasco.
E il resto poi andrà a posto. Ne sono sicura.
No comments:
Post a Comment