Essere così dannatamente barricati emotivamente. Fortemente trincerati. Cuore ingabbiato sotto costole di ferro e argilla.
Poi, quando alla fine inizi ad aprire uno spiraglio, finisce che un attimo dopo ti spalanchi. Divarichi quelle ossa e non sai calibrare l'energia, ne spezzi qualcuna, ma poco importa, finalmente i muscoli possono contrarsi liberamente. Sentono. Respirano. Vibrano.
E poi ci si tocca davvero.
A volte sono carezze, a volte sono morsi.
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