Non ho mai chiesto molto.
Da piccola passavamo davanti alla vetrina del negozio di giocattoli e io guardavo in silenzio.
Non chiedevo mai niente, anche se lì, proprio lì davanti a me c'era la Barbie che mi piaceva tanto.
I miei mi dovevano portare dentro e forzarmi a scegliere qualcosa.
Mi sembrava già allora di non meritarmi regali che non ero una bimba brava. Non riuscivo a far smettere i miei di litigare.
Se non ci fossi stata forse non sarebbero stati nemmeno lì a litigare mi dicevo.
Poi sono cresciuta.
E ho continuato ad osservare senza mai prendere.
"Sere voglio regalarti qualcosa di meraviglioso cosa vorresti?"
"Io? Niente. Un libro forse."
"Sere, vuoi solo birra e patatine? Costi poco."
"Sere, voglio regalarti un diamante. Scegli quello che vuoi."
"Io? Per me? Ma non serve!"
"Certo che non serve. Te lo meriti e basta. Scegli."
"Ok..."
Ho continuato a non chiedere nulla.
Neanche le attenzioni e il tempo di nessuno.
Mi accontentavo di quello che mi veniva elargito.
Mi accontentavo delle briciole perchè erano briciole meravigliose mi dicevo e vale la pena aspettare qui al freddo
a stomaco vuoto se poi ottengo questo.
Poi mi sono stancata.
L'anoressia emotiva sfibra tanto quanto quella fisica.
Ho iniziato a chiedere.
E a non ottenere. Una Serena con richieste non va bene. Dà solo noia. Va allontanata.
L'unica volta in cui ho chiesto qualcosa la reazione è stata violentemente negativa. Aggressivamente immediata.
Io tanto stupita quanto scioccata ho cercato di incassare.
Non mi va di chiedere niente.
Eppure costo davvero poco.
Non mi interessano le cose.
Le macchine. I vestiti. Le scarpe. Le borse. Le unghie. I telefoni. Il computer.
Mi interessano solo il tempo e le parole o i silenzi che lo riempono.
Mi interessano solo gli sguardi di serenità e tranquillità tra due persone che si comprendono.
Mi interessano solo le risate che fanno venire il mal di pancia.
Mi interessano solo le lacrime per la gioia di aver visto o sentito qualcosa o per la disperazione di aver perso
qualcosa o di aver bruciato qualcosa.
Mi interessano solo abbracci dai quali non riesci ad allontanarti.
Mi interessa solo la vertigine persa negli occhi di qualcuno di speciale.
Mi interessa solo la prossima volta in cui ci fraintenderemo e ridendo ci ricapiremo.
Mi interessa solo la prossima foto in bianco e nero che farò.
Mi interessa solo la prossima canzone che ascolterò.
Mi interessa solo la prossima volta che lei riderà di pancia.
Mi interessa solo la prossima volta che lei mi dirà "ti voglio bene mamma".
E basta.
Non costo poi molto.
Non ho mai chiesto molto.
Leggerti mi da sempre una grande emozione. Anche stavolta, ancora una volta..
ReplyDeleteTi ho letta mentre andava "Heroes" di David Bowie, ed è stato come un grido fortissimo.
ReplyDeleteMamma mia. Grazie. Sono assolutamente lusingata. Senza parole. Troppo gentili. Troppo.
ReplyDeleteIntenso. Commovente. Macigni leggeri come nuvole grondanti sogni infranti. Sei brava.
ReplyDeleteGrazie Banana. Anche tu.
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