Adoro esplorare i negozi dell'usato.
Quando abitavo in Inghilterra ci andavo molto spesso, visto che lì ce ne sono così tanti. E spesso appartengono ad associazioni tipo: "British Heart Foundation", "Save the Children" o "Cancer Research", il che rende comprare lì anche un mezzo carino per donare denaro. E' anche molto bello portar loro le cose che non servono più in casa e sapere che non finiscono nella spazzatura ma saranno rivendute e il denaro andrà devoluto per qualcosa di utile. O per lo meno quella è la teoria.
Così, anche qui in Italia ho scovato un paio di posti dove, tra la quantità di trash, posso andare a recuparare cose usate, vecchie, semi antiche o pseudo antiche.
Ho spesso paura delle novità emotivamente parlando, e credo che questa cosa si traduca anche sul piano fisico. Gli oggetti sono inanimati, ovvio, ma li considero piccole capsule del tempo.
Per esempio, mi siedo su una poltrona anni "30 e le domande su chi ci si è seduto prima di me arrivano come un'onda troppo alta: Com'era vestito? Che libro ha letto seduto lì? Portava gli occhiali? Accavallava le gambe? Gli piaceva quella poltrona? Era uomo? Si preoccupava della situazione politica? Da che parte stava? Avrà imbracciato le armi? Era una donna? La guerra le avrà rubato un marito, un amante, o peggio, un figlio?
Insomma, vedo una cosa vecchia e sento voci, odo rumori, vedo colori, fogge di abiti ormai spariti, persone che vivevano così diversamente da me, ma che sentivano le solite identiche emozioni, si chiedevano le solite cose, avevano le mie stesse fragilità, persone che avranno amato, vissuto, perduto e alla fine sono svanite.
Entrare in un negozio dell'usato è un po' come mettere piede a Babele per me, sono sempre elettrizzata, adrenalina nelle vene, non so cosa guardare prima, ho una foga di vedere tutto e subito e non riesco a non emettere suoni di meraviglia a voce alta.
E i libri.
I libri poi sono la cosa migliore. Libri sfogliati, pagine su cui mani sconosciute ma avide di sapere o avventura sono scorse. Tutte quelle parole nere nelle pagine come chiodi di garofani sparsi in una scodella di latte.
Per 1 o 2 Euro trovi quello che vuoi. Persino uno dei tuoi libri preferiti.
Io ieri ci ho trovato questo, un'edizione di "I Pascoli del Cielo " del 1965 per 2 Euro.
Dietro nella nota sull'autore dice: "Attualmente vive a New York."
Brividi.
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