Questo è stato il mio primo incontro con Carver.
Stupendo.
Ho letto: "Vuoi star zitta per favore?", "Jerry, Molly e Sam", "Creditori" e "Limonata".
Non c'è bisogno che vi racconti io nulla di Carver, sicuramente lo conoscete meglio di me.
Aggirarmi nel "Carver Country" è stato confortante.
Un po' come tornare a casa.
O arrivare in un posto dove un vecchio amico ti aspettava per fare due chiacchere senza particolar motivo. Così. Per il puro piacere di essere vicino ad un nostro simile. Per non sentirsi così perennemente soli.
Frasi tipo:
"Rimase seduto lì con una scarpa in mano a guardare le golette attraversare il vasto mare blu della tenda di plastica della doccia."
"Si sentiva prosciugato, splendidamente vuoto."
Così rincuorante.
Leggerlo è stato facile come respirare.
Amo i racconti brevi, e il motivo lo spiega Carver stesso meglio di me:
«Adoro il salto rapido che c’è in un buon racconto, l’emozione che spesso ha inizio sin dalla prima frase, il senso di bellezza e di mistero che si riscontra nelle migliori storie; e il fatto…che un racconto si può scrivere e leggere in una sola seduta, proprio come una poesia»
E visto che ho letto questi racconti mentre ero in Piemonte per un week-end con "La Famiglia" ecco due foto.
Non conosco Carver, ma il tuo post mi ha incuriosito... lo leggerò e, nel caso riterrò si sia trattato solo di tempo perso - che in verità, nel caso di libri, non lo è mai - saprò con chi prendermela!
ReplyDeleteBelle le foto, standing ovation...
Uau, grazie!
ReplyDeleteCarver, non ti deluderà. Impossibile.