IO ALLA FINE NON SO COSA SIA UNA BELLA FOTO.SO SOLO CHE VEDO COSE E LE DEVO FERMARE.E CHE A VOLTE HO QUALCOSA DA DIRE.ALTRE VOLTE, NO.


17.4.12

Preferisco stare qui. In macchina. In questo parallelepipedo di metallo verde capace di portarmi versovunque. 
Preferisco stare qui in queste ore di silenzio. Penso e ripenso. Mi assopisco. Mi sveglio. Controllo. Sospiro. Piango. Sorrido. Leggo. Pianifico. Giustifico. Mi accuso. Mi faccio promesse. Mi spavento. Mi tranquillizzo. Mi irrobustisco. Mi sgretolo. Mi metto l’armatura e me la levo. Affilo la lama e ogni tanto finisco per tagliarmi da sola. 
Sto qui seduta e penso che il Cielo sopra le nostre teste è lo stesso. Che le stesse nuvole ci viaggiano sulle teste come tanti galeoni. Che lo stesso Sole ci scalda. Che la stessa Luna ci spia. Che il ring sul quale lottiamo è, alla fine, il medesimo. 
 Quaggiù. 
Qui dentro. 
E penso che il cuore nel mio petto è come un’ape impazzita che sbatte contro il vetro del finestrino mentre cerca caparbiamente, sistematicamente, pazzamente di uscire, di trovare lo spiraglio verso lo spazio aperto, là fuori dove potrà respirare e spiegare le proprie ali come può fare, come deve fare. 
Che stia fermo questo cuore. 
Che taccia mentre cerco di respirare e riposare. 
Qui nella mia Panda. 
Quella che mi ha portato da te. 


No comments:

Post a Comment